(Sesto Potere) – Cesena – 20 maggio 2023 – Lo staff di Confartigianato Cesena lascia gli uffici per recarsi nei laboratori e dei capannoni delle imprese in segno di vicinanza per l’emergenza alluvione per l’intera giornata di martedì 23 maggio con l’iniziativa “Essere in Impresa”.
La calamità che ha colpito il territorio, i danni e i sostegni alla comunità e alle imprese saranno inoltre al centro dell’assemblea dei
delegati di Confartigianato Federimpresa Cesena che si terrà lunedì 22 maggio alle 18 nella sede cesenate di via Alpi, alla presenza del
presidente nazionale di Confartigianato Marco Granelli (nella foto con il segretario nazionale e il Gruppo di Presidenza cesenate Vincenzo
Mamoli) , in segno di vicinanza al territorio romagnolo, ai cittadini e alle imprese colpite dalla calamità.
“Con queste due importanti iniziative e la presenza del nostro presidente nazionale proseguiamo con la vicinanza e la rappresentanza
in questi giorni emergenziali – spiega il Gruppo di Presidenza (Stefano Ruffilli, Daniela Pedduzza e Marcello Grassi) -. Confartigianato ha già
visitato le imprese più colpite dall’alluvione nelle parti di territorio cesenate più martoriato, vale a dire Cesena, la Valle del Savio, la zona
di Gambettola. Non pochi imprenditori, pur non avendo subito danni ai laboratori, li hanno registri nelle case, e così i loro collaboratori.
Tante parte della nostra comunità è vittima dell’alluvione. Per assicurare un accompagnamento capillare abbiamo predisposto
un’assistenza 24 ore su 24 come durante il Covid. Confartigianato Emilia-Romagna ha attivato un presidio di emergenza al servizio delle
imprese in difficoltà a causa dei dissesti idrogeologici causati dal maltempo.
”La quantificazione dei danni, soprattutto in termini di perdita di produttività delle imprese, è molto difficile – prosegue il Gruppo di
Presidenza – Accanto ad alcune aziende artigiane danneggiate dalle inondazioni – in particolare quelle dislocate lungo gli argini dei
nostri fiumi – ce ne sono tante tuttora prive di infrastrutture fondamentali (assenza di energia elettrica, interruzione linee telefoniche e dati, blocco delle strade di accesso) anche per le numerose frane, soprattutto in collina. Le stime sono problematiche anche perché l’economia romagnola opera prevalentemente secondo filiere produttive, per cui ai danni diretti si aggiungono gli impatti indiretti per tutte le imprese inserite nella catena del valore agroalimentare nonché in quella turistico-ricettiva”.
“Nelle micro e piccole imprese – aggiunge il Gruppo di Presidenza – la situazione familiare dei titolari e dei collaboratori è intimamente
connessa con quella aziendale, rendendo complessa la ripartenza anche dove i locali produttivi non sono stati danneggiati, ma le persone
hanno subito un impatto importante, sia economico che psicologico. Serve quindi un piano di intervento articolato per garantire il lavoro e la
liquidità delle imprese, partendo dalla campagna straordinaria di sgombero, ritiro e smaltimento dei rifiuti da alluvione e dalla
riattivazione delle infrastrutture stradali, elettriche e digitali L’accesso alla liquidità è necessario per rinnovare gli stock di magazzino e sostituire i beni strumentali deteriorati, così come una moratoria su finanziamenti, mutui e leasing e oltre alla sospensione dei versamenti erariali e previdenziali. Confartigianato sta mettendo in campo anche attraverso le banche convenzionate e il proprio Confidi
linee di credito a condizioni agevolate, per anticipare l’erogazione di risarcimenti e contributi.
“In un secondo tempo, insieme alla politica e alle istituzioni – conclude il Gruppo di Presidenza – si dovrà ragionare sul fatto che la
messa in sicurezza dai rischi idrogeologici è una delle priorità fondamentali per garantire il benessere di tutti, in un territorio sempre più fragile di fronte a eventi non più prevedibili sulla base dei modelli storici e degli avvenimenti passati”.