(Sesto Potere) – Bologna – 14 giugno 2022 – Quello dei prodotti alimentari di qualità – i cosiddetti Specialty food – è un mercato di grande rilievo negli Stati Uniti: 170 miliardi di dollari il valore nel 2020, con un +19,4% di vendite al dettaglio (+24% nel biennio dal 2018). Una tendenza testimoniata da un altro dato: circa la metà dei consumatori americani sarebbe disposto a cambiare le abitudini per ridurre l’impatto ambientale, un passo avanti verso la sostenibilità sinonimo ulteriore di qualità.
I 44 prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna rientrano fra gli Specialty food e non c’è dubbio sul fatto che tali eccellenze facciano della qualità il loro punto di forza, incontrando il favore di una quota sempre maggiore di cittadini statunitensi.
Gli Stati Uniti rappresentano il secondo Paese di destinazione dell’export emiliano-romagnolo dopo la Germania e prima della Francia e l’agroalimentare costituisce il terzo settore dopo la meccanica e la salute, con un valore che sfiora i 670 milioni di euro nel 2021. Tra le voci più significative per crescita quella dei prodotti trasformati e delle bevande.
Per questo la Regione intende lanciare il programma di promozione agroalimentare ‘Madein ER-Usa 2022-2023’, di cui la missione di questi giorni in Usa alla Fiera dell’alimentare del Nord America, che si è aperta il 12 giugno al Jacob Javits Convention Center di New York e si chiuderà il 14 giugno, rappresenta l’avvio. Le giornate alla Summer Fancy Food e l’incontro con gli organizzatori della rassegna e le imprese partecipanti servono anche a gettare le basi per una eventuale presenza più strutturata alla prossima edizione, con anche uno stand della Regione.

L’incontro che l’assessore all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna ha avuto a Washington con il ministro all’Agricoltura del governo federale Usa, Thomas Vilsack per confrontarsi sulla possibilità di maggiore penetrazione dei prodotti emiliano-romagnoli negli Stati Uniti, ancora troppo frenati da restrizioni, è il caso per esempio dei formaggi e degli affettati, o danneggiati da imitazioni del tutto inaccettabili (Italian sounding): argomenti che verranno affrontati anche con l’Italian Trade Commission (Ice) a New York.
Ieri inoltre s’è svolta un’altra importante giornata di incontri alla Fiera degli Stati Uniti. Con la delegazione regionale che ha incontrato il Console Generale d’Italia a New York, Fabrizio Di Michele, con cui sì è svolto il confronto (vedi foto qui nell’articolo) sul ruolo della Regione Emilia-Romagna a New York e sulle possibilità di potenziare ancora di più i rapporti e i progetti messi in campo.
Fino ai meeting di giovedì a Filadelfia con i ristoratori e i rappresentanti della Grande distribuzione Usa: è infatti nei supermercati che avviene la vendita della maggior parte degli Speciality food (69%).
Dunque, un programma col quale la Regione intende favorire il mercato delle eccellenze enogastronomiche emiliano-romagnole e rafforzarne il posizionamento negli Usa, aumentare la tutela dei prodotti a qualità regolamentata, consolidare ed espandere le esportazioni, definire strumenti di sostegno adeguati alle esigenze delle imprese, sia in termini di servizi da offrire che di modalità di erogazione.