(Sesto Potere) – Forlì – 27 aprile 2022 – Presentata in conferenza stampa, all’Hilton dell’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino, Aeroitalia, neonata compagnia aerea tricolore con investitori stranieri, una cinquantina i dipendenti in forza (molti in arrivo dall’ex Alitalia e da Air Italy) e il completamento in organico annunciato a 150 unità, con l’intenzione dichiarata – il recruiting è attualmente in corso (info: https://www.facebook.com/aeroitalia2021/ e https://aeroitalia.com/jobs-careers/ , https://aeroitalia.com/tag/nto/) – di assorbire altri ex personale Alitalia, Air Italy e Blue Panorama appena sarà incrementata la flotta.
Un mese fa era stato alzato il velo sulla livrea del primo Boeing 737-800 della flotta, che sarà composta nel corso dell’estate da sei aerei e l’obiettivo di arrivare a 25 (15 aerei di corto raggio e 10 di lungo raggio) entro il 2023.

In questi giorni la compagnia ha conseguito il COA – Certificato Operatore Aereo dall’Enac e poi, il 19 aprile , il primo volo dall’aeroporto “Méditerranée” di Montpellier, in Francia, verso lo scalo Ridolfi di Forlì.
Adesso la presentazione del progetto a cura del vertice di Aeroitalia: German Efromovich (ex patron e fondatore di Avianca e a lungo “corteggiatore” di Alitalia), Marc Bourgade (il banchiere francese che negli ultimi anni ha aperto attività di leasing e finanziamenti nel trasporto aereo) e Gaetano Intrieri (Ceo/Chief Executive Officer, della compagnia). Un team di persone di ex Alitalia, ex AirItaly/Meridiana ed ex Blue Panorama.
Annunciata la base operativa al “Luigi Ridolfi” di Forlì, da luglio voli di linea di corto raggio non coperto dal mercato italiano verso il Sud Italia, attività charter, voli long haul sull’hub di Roma Fiumicino (la compagnia ha uffici nella Capitale), rotte verso l’Europa e, in una seconda fase, nel corso del 2023, voli a lungo raggio in America Latina e successivamente negli Usa con aeromobili 787.
“Forlì, che ci ha ben accolto, sarà la nostra prima base ma non avremo una base fissa – ha detto, così come riportato dai media – l’amministratore delegato della neo compagnia Gaetano Intrieri -. Lì c’è il nostro primo aereo e vi arriveranno gli altri nostri aeromobili. Ma gli aerei avranno più basi”
Il vettore entra sulla scena del trasporto aereo italiano con l’idea di efficientare i costi di gestione senza essere una low cost e senza gravare eccessivamente sui trattamenti ai dipendenti pur essendo una start up. Vuole essere una compagnia aerea tradizionale Hub and spoke, che nel futuro si propone di operare voli internazionali ed intercontinentali.