(Sesto Potere) – Roma – 8agosto 2023 – Undici i campioni premiati a Rispescia (GR) da Legambiente e Libera con il Premio Ambiente e Legalità 2023 in occasione della serata conclusiva di Festambiente, il festival nazionale dell’associazione ambientalista, giunto alla sua 35esima edizione.
Lotta all’abusivismo, al bracconaggio, ai maltrattamenti degli animali, all’archeo-mafia, agli illeciti nella gestione dei rifiuti, sono alcuni dei principali campi d’azione degli undici campioni della legalità premiati dall’associazione ambientalista.
I riconoscimenti del Premio Ambiente e Legalità 2023 di Legambiente e Libera sono andati anche al Reparto Operativo Carabinieri Tutela Ambientale e Transizione Ecologica, per l’incessante ed efficace lavoro di analisi investigativa sul fronte della criminalità ambientale, costantemente alla ricerca di nuove dinamiche e nuovi fronti operativi, ed al Nucleo Carabinieri CITES di Torino, per l’indagine denominata “Controcorrente” che ha portato a disarticolare un’associazione a delinquere dedita al bracconaggio ittico nelle acque interne di diverse regioni del nord Italia.

“Da 19 anni – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – raccontiamo e premiamo, insieme a Libera, il grande impegno che accomuna società civile, amministratori, forze dell’ordine e Capitanerie di Porto nella lotta alla criminalità ambientale. Un impegno che si rinnova ogni anno e racconta di un Paese che non abbassa la testa e che, con grande determinazione, guarda avanti cercando di disegnare un futuro migliore, fatto di legalità, rispetto ed esempi virtuosi. Allo stesso tempo vogliamo anche ricordare al Governo che per combattere le ecomafie occorre approvare quelle riforme necessarie, che ad oggi mancano ancora all’appello, per rafforzare le attività di prevenzione e di controllo, come i reati delle agromafie e quelli contro la fauna da inserire nel Codice penale, l’emanazione dei decreti attuativi della legge 132/2016 che ha istituito il Sistema Nazionale per la protezione per l’ambiente e le norme semplificate per gli abbattimenti degli ecomostri di cemento”.
Allo scopo di incentivare il percorso dei territori dei Parchi verso la neutralità climatica (NetZero), il Cigno Verde ha conferito il Premio Parchi Emissioni Zero 2023 alle buone pratiche realizzate nelle aree protette, dagli enti gestori, dai comuni e dalle imprese e gli operatori locali, che favoriscono la transizione ecologica, garantiscono la riduzione delle emissioni climalteranti e promuovono la bioeconomia circolare.
Tra i sei virtuosi è stato premiato anche il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna per la Gestione sostenibile delle foreste e delle filiere forestali che, per conservare l’enorme patrimonio naturale e storico, sostiene una ricerca sui “Legni Storici” per caratterizzarli e qualificarli.
La premiazione s’è svolta alla presenza di Stefano Ciafani presidente nazionale Legambiente; Antonio Nicoletti, responsabile nazionale parchi e aree protette e biodiversità Legambiente; Chiara Braga, Commissione ambiente della Camera; Erica Mazzetti Commissione ambiente della Camera; ed Alessandra Stefani, Direttore generale della direzione dell’economia montana e delle foreste – MASAF.
Per il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna ha ritirato il premio il presidente Luca Santini, (nella foto in alto), che allo stesso tempo riveste anche il ruolo di presidente della Federazione della aree naturali protette italiane.