(Sesto Potere) – Forlì – 7 marzo 2023 – “In molti Paesi del mondo le donne purtroppo non hanno ancora i diritti fondamentali della persona umana, come la libertà di scegliere, la libertà di lavorare o studiare, la libertà alla maternità e alla famiglia oppure il diritto di lottare per un futuro di pace. In Italia i diritti per le donne sono garantiti dalla nostra lungimirante Costituzione. Ma spesso le donne si trovano ad un bivio: scegliere fra lavoro da una parte e maternità-famiglia dall’altro. Questo bivio va superato e deve diventare una strada unica uguale per tutti, donne e uomini”. Lo sostiene la deputata forlivese di Forza Italia, Rosaria Tassinari, in occasione della Festa della donna dell’8 marzo.
Spiega la deputata Tassinari: “Per dieci anni mi sono battuta ogni giorno da sindaco e per tre anni da assessore al welfare di Forlì per questi diritti, nella vita concreta delle donne. Continuerò a farlo in modo più ampio in Parlamento, in particolare lavorerò per i diritti delle donne alla maternità, alla famiglia e al lavoro nella Commissione Lavoro e nella Commissione cultura e istruzione della Camera, con proposte concrete a supporto dell’attività di questo Governo”.
La deputata di Forza Italia sottolinea poi la disparità che esiste ancora nel mondo del lavoro fra uomini e donne a livello nazionale. Un esempio? “In Emilia Romagna, di cui sono rappresentante di collegio nelle province di Forlì-Cesena, Rimini, Ravenna e Ferrara, il tasso di occupazione nel 2022 è stato secondo i dati Istat del 75,3% per gli uomini e del 61,6% per le donne, con un gap del 13,7%”.
Aggiunge l’onorevole Tassinari: “Secondo dati recenti, la retribuzione media annua risulta di 23.859 euro per gli uomini e di 16.268 euro per le donne, con una differenza annua di 7.574 euro”. Inoltre, “la donna è più soggetta a lavori a tempo determinato, a più stress perché alla donna spetta spesso anche il lavoro e la cura della famiglia e della casa. Quindi tutte le forze politiche e tutte le istituzioni ci dobbiamo impegnare per l’occupazione delle donne in tutti i settori del lavoro, sia perché il lavoro è uno strumento di realizzazione di sé sia perché le donne sono un valore aggiunto per il mercato del lavoro, una grande ricchezza economica e umana da valorizzare”.
Per quanto riguarda il diritto alla maternità e alla famiglia, in un’epoca di forte calo demografico, la deputata Tassinari sostiene: “Nel primo anno di vita di un figlio, molte madri sono costrette a scegliere: o madri o lavoratrici. Bisogna fare tutto il possibile in Parlamento e nel Paese (Regioni, Comuni, enti e associazioni di categoria), perché le donne non debbano più trovarsi di fronte a questo dilemma. Come? Fare leggi e proporre provvedimenti (come, per esempio, più servizi sociali, asili, scuole dell’infanzia, incentivi economici, condivisione della cura fra genitori), per fare in modo che essere madre e lavoratrice sia compatibile”.
E conclude la deputata Tassinari: “Insomma, la Festa della donna non va celebrata solo l’8 marzo con l’offerta di un mazzo di mimosa, ma con un fascio di diritti (aiuti concreti) 365 giorni l’anno e 366 l’anno bisestile in Parlamento, in tutte le istituzioni e in tutti i luoghi di lavoro del Paese, in tutte le scuole, dove va insegnata la parità di tutti i diritti e i doveri umani fra donna e uomo, in tutte le famiglie italiane. E poi, come diceva Rita Levi Montalcini: Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza”.